Esistono parecchie storie incredibili che viaggiano parallele a quelle delle grandi automobili alle quali fanno riferimento. Qualsiasi oggetto, luogo o persona che per meriti o demeriti abbia messo un piede (o una ruota nei nostri casi) in quel territorio chiamato mito, si porta dietro racconti strabilianti, spesse volte non del tutto aderenti alla realtà o comunque un po’ romanzati.
A questa specie di regola non scritta non poteva sfuggire una delle automobili più incredibili di tutti i tempi, tra le più belle ed iconiche di una marca al vertice nella storia automobilistica mondiale; la Mercedes-Benz 500K.
Vettura irraggiungibile all’epoca ed altrettanto ai giorni nostri, rappresentava, nelle sue varie declinazioni di carrozzeria, il non plus ultra assoluto nella Germania degli anni 30 e fu la madre della ancora più incredibile 540K.
La 500K, codice interno W29, era spinta da un sofisticato motore ad otto cilindri in linea di cinque litri che, grazie ad un compressore Roots azionato a pedale, sviluppava circa 160 cavalli, abbastanza per spingere la vettura ad oltre 160 chilometri orari. Una velocità allora impensabile per una automobile da turismo ma perfettamente adatta alla nascente rete di autostrade del Reich, le Autobahn.
La serie 500K, come la successiva 540K, era disponibile con un numero di carrozzerie diverse: chiuse o aperte, a due o quattro porte, a due o più posti, tutte con prezzi di vendita più vicini a quello di un palazzo nel centro di Berlino che a quello di una automobile.
Molte apparentemente simili in realtà differivano tra loro in dettagli anche importanti poiché erano sostanzialmente eseguite a mano e per clienti esigenti e certamente amanti degli oggetti esclusivi.
La 500K più esclusiva ed unica ed allo stesso tempo quella che divenne la più misteriosa di tutte venne allestita in esemplare unico per il famosissimo pilota Rudolf Caracciola nel 1935, nella forma di una elegantissima coupé, chiamata in questa veste “Roadster Limousine”.
La vettura era verniciata in un bel tono di marrone scuro, con interni in pelle coordinati ed una linea del tetto leggermente rialzata per permettere alla statura di Caracciola di vivere l’abitacolo della splendida Mercedes.