Nessuna automobile al mondo è immediatamente riconoscibile tanto quanto una Ferrari e poche Ferrari lo sono quanto la meravigliosa 275 GTB.
Berlinetta super sportiva, derivata direttamente dalla inarrivabile 250 GTO, introdusse molte importanti novità tecniche alla sua presentazione, avvenuta al Salone di Parigi del 1964.
Il cambio, finalmente a cinque rapporti, era del tipo “transaxle” e la ciclistica vantava sospensioni posteriori indipendenti.
La meravigliosa linea di Pininfarina riprendeva tutti gli stilemi più recenti visti sulle gran turismo e le sport di Maranello, fondendoli in una estetica molto aggressiva ma anche assai elegante.
Gli ingredienti perfetti per creare l’automobile nella quale farsi vedere, da sfoggiare come un biglietto da visita senza paragoni.
Ma anche per creare una efficace vettura da corsa, la 275 GTB infatti, nelle sue varie evoluzioni commerciali e sportive, fu utilizzata con grande successo in competizioni di vario tipo. Vincente sia sulla durata che nella velocità pura ed anche nei rallies, ebbe una carriera molto lunga e costellata di allori.
Quello che però si ricorda meglio e più facilmente fu appunto la sua presenza scenica nelle mani della gente che contava. La lista dei VIPs che la ospitarono in garage, più o meno a lungo, è davvero variegata ma qualche nome è più in vista di altri.
Uno dei proprietari più noti e carismatici fu senza dubbio l’attore americano Clint Eastwood, che alla fine degli anni 60 era nel pieno della fase ascendente della sua strabiliante carriera.
La sua GTB ebbe una storia molto “italiana”, dettaglio non scontato quando si pensa a quanta parte della produzione venne esportata.
Il regista Dino de Laurentiis fu il tramite di questa storia, avendo ordinato la telaio 8359 espressamente per donarla all’attore americano per dimostrargli un tangibile apprezzamento alla sua performance recitativa nella pellicola “The Witches” del 1966. La vettura venne ordinata nel bellissimo “Grigio Notte” con interno in pelle nera e con l’aggiunta di diversi accessori.
Consegnata a Roma, dove l’attore si trovava, venne immediatamente riverniciata in verde scuro, prima di essere spedita in USA a cura dello stesso Eastwood che la tenne qualche anno, affiancandole altre automobili sportive, spesso altre Ferrari.
Una volta terminata la storia d’amore la meravigliosa GTB tornò in Europa facendo qualche giro di proprietari, fino ad una recente vendita, rimanendo sempre (ed in questo raro caso giustamente) del suo colore… sbagliato!