Sognare ad occhi aperti fa parte della natura umana, è la migliore maniera di evadere dalla quotidianità, il modo più veloce per ritrovare un ricordo perduto o per provare una sensazione desiderata.
Il cinema da oltre un secolo ci ha aiutati a farlo, proponendoci storie incredibili e meravigliose o assolutamente umane e piene di esperienze che ci toccano da vicino.
Un tale ruolo di porta di accesso verso i sogni non poteva fare a meno di usare gli oggetti e citare i luoghi che ci hanno aiutato nei decenni ad evadere dalla realtà, ed in tantissimi film questo “oggetto” è stata l’automobile.
Veicolo per scappare, da pericoli o semplicemente verso la libertà, mezzo con il quale si ritorna indietro o dentro al quale si vive e attorno al quale si racconta la propria vita.
Gli esempi sono infiniti e sarebbe davvero bello chiedere ad ognuno di chi legge quale tra le automobili del cinema sia la prima che viene in mente.
La Bluesmobile di Jake ed Elwood, ex automobile della polizia passata dall’altra parte della barricata e compagna di fughe inverosimili sino all’ultimo momento, prima di distruggersi dopo avere portato a termine il proprio compito. O magari e più probabilmente, la Lancia Aurelia B24 Convertibile targata Roma, protagonista de Il Sorpasso. Coprotagonista assoluta di una delle pellicole italiane più importanti in assoluto, testimone di un’estate magica e drammatica, metafora stessa (con i suoi acciacchi ma anche con la sua velocità) del carattere del suo proprietario.
La Aston Martin di James Bond? Ovviamente anche….cosa sarebbe stata la spia più famosa del Regno Unito senza le sue splendide auto sportive? Non lo sapremo mai fortunatamente, ma sappiamo come Ian Fleming abbia contribuito al successo del marchio di Newport Pagnell, regalandogli un’aura di classe che è rimasta per sempre indelebile.
Questi ed altri esempi sono ovviamente tra i più eclatanti e riguardano film costruiti ragionando sin dall’inizio attorno al ruolo di una vettura come coprotagonista.
Esistono però tante pellicole che hanno dato spazio a vetture importanti o modeste in modo quasi casuale me che sono rimaste comunque nell’immaginario degli appassionati. La Ferrari 250 California swb che arriva in soccorso di Sophia Loren alle porte di Milano in “Ieri oggi e domani” o la Porsche 356 Speedster che Paul Newman massacra sulle colline di Los Angeles in “Detective’s Story” sono esempi di comparse a quattro ruote rimaste nella memoria di chi scrive ma anche, ne sono certo, di tanti appassionati.
Ovviamente gli esemplari specifici usati nei film hanno spesso avuto vite abbastanza complicate e molte volte non hanno fatto a tempo a vedere la fine delle riprese ma in alcuni casi queste automobili, semplici o sofisticate, che hanno accompagnato gli attori attraverso storie eccezionali, sono sopravvissute.
Queste celebrità ogni tanto raggiungono il mercato e si portano dietro una fetta dell’allure dei loro temporanei guidatori, regalandola ai nuovi fortunati proprietari che potranno magari uscire la sera sulle strade di Beverly Hills sulla Lotus di Pretty Woman o attraversare strade infinite di campagna senza che la bandiera confederata dipinta sul tetto attiri gli sguardi di qualche poliziotto in servizio.